Risveglio tra pagine di fiori
devoto dei loro petali amari
inebrio i sensi per ghermirli.
É per mutare in lettere le emozioni
che mi rendo preda in trappola.
Per svelarsi l’essere emotivo si fa tana in pozzo
segreto di fonte
caro a mistici, poeti e labbra arse.
Quando il pensiero cala come nebbia sondante
l’essere emotivo si placa
e arrendevole giunco
inclina senza guastarsi.
Cessano le aridità del cuore
la dove bruma posa in rugiada.
L’aurora ancora non mi svela
trattengo la mia notte
celando ombra al giorno
ma solo per farmi suo amico
mi rendo nostalgia al Sole.
Godo del resistevole approssimarsi di opposti amici
polarità che pur non toccandosi generano
e quanto è mirevole ciò che è più invisibile
il non tempo della muta e del germogliare
l’indescrivibile attimo della mitosi
e la meiosi che ha dato alba alla consapevolezza.